RICORSO PEREQUAZIONE DELLA PENSIONE 2023\2024
Lo Studio Legale Bacci rende noto aver avviato un RICORSO per la PEREQUAZIONE DELLA PENSIONE 2023\2024 per l’Associazione Nazionale Finanziari d’Italia in Congedo ANFI.
L’avvocato Mario Bacci, infatti, quale responsabile del Centro di Assistenza Legale e Pensionistico dell’ANFI, nel rispondere alle sollecitazioni pervenute da parte dei Soci ANFI ed aver esaminato i tagli perequativi introdotti dall’articolo 1, comma 309 della legge di bilancio 2022, ha dirato il comunicato sotto riprodotto nel quale comunica la promozione di un ricorso perequativo.
Il ricorso PEREQUAZIONE DELLA PENSIONE 2023\2024 verrà patrocinato secondo speciale convenzione solo per i soci dell’ANFI.
“Gentilissimo Sig. Presidente,
recentemente ho ricevuto comunicazioni da parte di alcuni Soci che chiedono pareri ed indicazioni circa un ricorso in materia perequativa che alcuni Studi Legali stanno pubblicizzando.
In passato, lo Studio ha curato la proposizione di ben due iniziative perequative, l’ultima delle quali denominata Federico II.
I giudizi, però, pur avendo avuto esito positivo in prima istanza, vennero stravolti dalle decisioni della Corte Costituzionale.
Questa vicenda ha lasciato tutti noi profondamente segnati e delusi, ingenerando anche un sentimento di sfiducia nei confronti del sistema giudiziario.
Qualcuno, dunque, comprensibilmente provato dalle pregresse vicende giudiziarie, si chiederà, cosa ci può essere oggi di nuovo rispetto al passato?
Ebbene, esaminando l’attuale normativa in materia perequativa – rispetto al passato – rilevo ulteriori tagli all’indicizzazione dei trattamenti pensionistici a danno del personale militare che, considerato l’attuale indice del costo della vita (+12%), incidono ancor più – negandolo – il principio di solidarietà tra lavoratori e pensionati, sostanzialmente affermato negli artt. 36 e 38 della Costituzione.
Tale stato di cose avrà una chiara valenza in sede processuale.
Ed infatti, mentre prima i giudici della Consulta avevano affermato che la disciplina della perequazione delle pensioni del 2015 voluta dal Governo Renzi aveva comportato un’incidenza economica sostanzialmente limitata, adesso alla luce della raggiunta indicizzazione del “costo della vita” si ritiene palese il superamento della soglia teorica per considerare la norma finanziaria in esame in contrasto con l’art. 1 del Protocollo della CEDU e con gli artt. 36 e 38 Cost.
Alla luce dei dati esaminati, posso rispondere ai Soci affermando che l’iniziativa giurisdizionale, non solo è fondata ma, costituisce l’unico valido strumento di difesa per evitare di subire passivamente l’ennesima manovra economica scritta a danno della categoria dei pensionati appartenenti alle Forze di Polizia ad ordinamento Civile e Militare.
Rebus sic stantibus, considerato la rilevanza della vicenda perequativa, il Centro di Assistenza Legale e Pensionistico dell’ANFI
C O M U N I C A
la promozione di un ricorso perequativo nella forma collettiva a difesa dei diritti dei Soci ANFI.
Il Responsabile Centro di Assistenza Legale e Pensionistica ANFI
F.to Mario Avv. Bacci”