Errori nella valutazione dei titoli
È noto che nei concorsi banditi per titoli, la procedura di selezione dei candidati è volta all’esame dei “curricula” e, non di rado, capita che la pubblica amministrazione possa sbagliare nella valutazione dei titoli posseduti dai candidati.
Le graduatorie, pertanto, possono nascondere al loro interno errori e\o omissioni che purtroppo si riverberano a danno degli ignari concorrenti, fiduciosi nel buon agire della p.a.
Fiducia, a volte, mal riposta, come sembrerebbe nel caso del concorso indetto dal Capo della Polizia per la copertura di n. 400 posti per Vice Ispettore Tecnico, riservato al personale in servizio nel ruolo dei Sovrintendenti tecnici dal 01 gennaio 2018.
Dalla verifica delle diverse posizioni sottoposte all’attenzione dello Studio, sono, infatti, emersi reiterati errori nella valutazione dei titoli.
La casistica degli errori riscontrati attiene principalmente alla valutazione degli “incarichi e servizi di particolare rilevanza conferiti con provvedimento dell’Amministrazione della pubblica sicurezza; ovvero di altre amministrazioni a seguito di specifica autorizzazione, annotati nello stato matricolare (sino a 4 punti). Ai “titoli attinenti alla formazione, con particolare riguardo ai corsi professionali e di specializzazione superati con esame o valutazione finale, organizzati dall’Amministrazione della pubblica sicurezza ovvero, da altre amministrazioni o Organismi… (fino a 5 punti).
Secondo i criteri indicati nel bando di gara è stabilito che la p.a. gode di ampia discrezionalità che, nel caso di specie, si è tradotta nell’osservare un criterio di comparazione analogico dei titoli.
In tal frangente era facile che la Commissione esaminatrice potesse cadere in errore.
Le schede di valutazione portate all’esame dello Studio hanno, infatti, evidenziato le criticità di scelte non supportate da motivazione, che sembrano aver sottostimato, per alcuni, il punteggio attribuito per l’effettuazione di alcuni corsi di formazione e\o di aggiornamento.
Storture ovviate in via di autotutela e\o attraverso ricorso giurisdizionale al TAR del Lazio, di cui a breve se ne attendono gli esiti.
Per chi fosse interessato a verificare l’esattezza del punteggio attribuito, lo Studio offre la propria consulenza, da richiedersi a mezzo email: info@studiolegalebacci.com.
Erika Avv Rossi