Ricorso CEDU perequazione pensioni: via all’azione collettiva promossa dal Centro Legale ANFI
Tutela europea per i pensionati danneggiati dal blocco della rivalutazione 2023–2024
Il nostro Studio Legale, in qualità di Centro Assistenza Legale ANFI, ha ufficialmente avviato un’azione collettiva dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) per tutelare i pensionati penalizzati dal blocco della perequazione delle pensioni nel biennio 2023–2024.
L’iniziativa si fonda sull’art. 1 del Protocollo Addizionale n. 1 della Convenzione EDU, che tutela il diritto di proprietà, incluso il valore economico delle pensioni maturate. Dopo mesi di attività giudiziale interna e a seguito delle numerose sollecitazioni pervenute da Soci e Sezioni ANFI, abbiamo ritenuto doveroso dare voce a questa istanza collettiva, predisponendo un ricorso serio, motivato e strutturato, nel pieno rispetto dei criteri di ammissibilità previsti dalla Corte di Strasburgo.
Il contesto: una battaglia ancora aperta
Come noto, la sentenza n. 19/2025 della Corte Costituzionale ha confermato la legittimità della normativa nazionale che ha limitato la rivalutazione delle pensioni. Ciononostante, il nostro Studio ha continuato a patrocinare numerosi giudizi ancora pendenti dinanzi alle Corti dei Conti regionali.
Proprio in questi giorni attendiamo la pubblicazione di una ordinanza potenzialmente decisiva, emessa in uno dei nostri ricorsi ancora pendenti. Tale provvedimento potrebbe aprire la strada a una nuova questione di legittimità costituzionale e rilanciare il confronto sulla perequazione pensionistica in sede nazionale. Sarà nostra cura informare tempestivamente i Soci sugli sviluppi.
Perché anche un ricorso CEDU
Già nei mesi scorsi avevamo espresso pubblicamente una valutazione prudente sull’utilità di un ricorso CEDU, richiamando l’attenzione su alcuni aspetti:
solo una minima percentuale dei ricorsi supera la fase di ammissibilità;
la CEDU richiede una valutazione individuale rigorosa e documentata di ciascun caso;
il rischio non è economico, bensì quello di alimentare aspettative irrealistiche tra soggetti già segnati da anni di contenzioso e disillusione.
Tuttavia, di fronte a una richiesta convinta e motivata, abbiamo deciso di agire, mettendo in campo le nostre competenze e risorse con un piano d’azione ben definito.
Come è strutturato il ricorso alla CEDU
Abbiamo messo in campo il massimo delle nostre competenze, con un piano di azione che prevede:
dossier individuali completi e atti personalizzati;
ricostruzione puntuale del pregiudizio economico subito da ciascun ricorrente;
notifiche internazionali ;
patrocinio legale qualificato.
100 volte grazie!
Desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento alle oltre cento persone che, con convinzione e tempestività, hanno confermato la loro pre-adesione al ricorso CEDU. La vostra fiducia è per noi motivo di responsabilità, e ci sprona a portare avanti questa azione con massimo rigore, impegno e dedizione.
Adesioni: 09.06.2025 ultimo giorno utile
Il termine inizialmente fissato era il 7 giugno 2025, ma, considerato le richieste pervenute nel fine settimana, ancora oggi in via di elaborazione, facciamo presente che garantiremo l’inserimento solo per le adesioni ricevute entro la data odierna 9 giugno 2025. Non garantiremo l’inoltro oltre tale data.
Per informazioni operative e modulistica, rimandiamo alla sezione dedicata del nostro sito.
Rimaniamo, come sempre, al Vostro fianco.