Interesse ad agire prima della liquidazione
In un contesto ancora segnato da incertezze applicative, il tema della riliquidazione sei scatti si arricchisce di nuovi, importanti chiarimenti: sia il TAR Piemonte (pubblicazione 17 aprile 2025) che il TAR Lazio (pubblicazione 17 marzo 2025) hanno riaffermato la legittimità dell’interesse ad agire prima della liquidazione effettiva del trattamento di fine servizio (TFS), qualora l’Amministrazione abbia già escluso i sei scatti dal prospetto di calcolo.
L’interesse ad agire, anche prima della liquidazione
La linea dei TAR Piemonte e Lazio In entrambe le pronunce, i giudici amministrativi hanno chiarito che il diritto alla riliquidazione della buonuscita con l’inclusione dei sei scatti stipendiali può essere fatto valere anche prima dell’effettivo pagamento del TFS, se l’Amministrazione ha già predisposto un prospetto di liquidazione che nega tale beneficio.
Nel caso definito dal TAR Lazio, relativo al ricorso proposto da un Alto Ufficiale Generale della Guardia di Finanza, la Corte ha rigettato l’eccezione di carenza di interesse sollevata dall’INPS, riconoscendo che la sola adozione del prospetto errato costituisce una lesione attuale e giuridicamente rilevante. Una lettura coerente con i principi di effettività della tutela giurisdizionale.
La stessa impostazione è stata confermata dal TAR Piemonte, che ha dichiarato ammissibile il ricorso proposto dai soci ANFI non ancora liquidati, ma già destinatari di una determinazione errata. Per il Tribunale, il diritto sorge con la formazione dell’atto lesivo, non con la sua esecuzione materiale.
La prescrizione? Tocca all’INPS dimostrarla (e bene)
Sempre nella decisione torinese, il TAR ha rigettato l’eccezione di prescrizione avanzata dall’INPS, ritenendo insufficienti le prove offerte: l’Istituto non aveva documentato la data di comunicazione del prospetto o dell’ordinativo di pagamento agli interessati. Il principio è chiaro: la prescrizione è un’eccezione in senso proprio e va provata puntualmente dalla parte che la solleva.
Una strategia vincente anche in caso di eccezioni
Le due decisioni si inseriscono in una cornice giurisprudenziale ormai favorevole alla tesi dei ricorrenti. Ma ciò che emerge con forza è la validità dell’impostazione difensiva adottata: riportare la discussione sul piano della prova, dell’interesse concreto e della lettura sistematica della normativa.
Anche laddove l’Amministrazione ha sollevato eccezioni di prescrizione o inammissibilità, è stato possibile dimostrare che una strategia puntuale, tecnicamente rigorosa e coerente con la giurisprudenza, può portare a risultati positivi, anche in scenari apparentemente complessi.
Riliquidazione sei scatti: il momento è adesso
Le recenti sentenze rappresentano una grande conferma per chi ha scelto di agire, ma anche un incoraggiamento per coloro che si sono sinora limitati ad attendere. Non tutto è perduto: anche quando l’INPS oppone rigetto o prescrizione, il diritto può essere difeso.
Il principio dell’interesse ad agire prima della liquidazione è oggi accolto da numerosi TAR, e la riliquidazione sei scatti torna al centro dell’attenzione giurisprudenziale come strumento effettivo di tutela per il personale in congedo.
Se ritenete di trovarvi in una situazione analoga, potete contare sulla nostra esperienza. Valuteremo con attenzione ogni singolo caso per verificare se vi siano i presupposti per ottenere la riliquidazione della buonuscita con i sei scatti previsti dalla normativa vigente.