Perequazione Pensioni: una partita che può riaprirsi? In attesa delle decisioni di Roma e Milano
Dopo la sentenza n. 19/2025 della Corte Costituzionale, che ha ritenuto legittima la norma sulla perequazione introdotta con la Legge di Bilancio 2023, molti hanno dato per chiusa la battaglia legale sul diritto a una rivalutazione piena delle pensioni superiori a quattro volte il minimo. Ma la partita non è ancora conclusa.
Oltre la Consulta: i ricorsi in piedi dell’ANFI
Anche dopo la decisione della Consulta, sono tuttora pendenti presso varie sedi giurisdizionali contabili (tra cui Roma, Milano e la Sicilia) ricorsi promossi con una strategia argomentativa arricchita. In quelle cause, il nostro Studio ha depositato note difensive specifiche con un ulteriore sviluppo: la contestazione della norma sotto il profilo della violazione dell’art. 53 Cost. (difetto di progressività fiscale).
Questa argomentazione aggiuntiva non era stata valutata dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 19/2025, e costituisce oggi un possibile varco per riaprire la questione perequativa su nuove basi costituzionali.
Il nodo irrisolto: disuguaglianze e penalizzazioni
Il meccanismo di perequazione differenziata colpisce in modo regressivo i trattamenti pensionistici medio-alti, introducendo una sperequazione tra soggetti in condizioni economiche analoghe.
Non si limita a incidere sull’eccedenza, ma penalizza l’intero trattamento pensionistico. Il risultato è una diseguaglianza irragionevole che potrebbe giustificare una nuova rimessione alla Corte Costituzionale, proprio sul tema della perequazione pensioni e del rispetto dei principi di equità contributiva.
Il sistema non colpisce solo l’eccedenza oltre soglia, ma l’intero trattamento.
Milano, Roma e Sicilia: attesa per un nuovo slancio
I giudici delle Corti dei Conti di Milano, Roma e Sicilia non si sono ancora pronunciati sui ricorsi in cui questa nuova impostazione difensiva è stata articolata. Ma potrebbero farlo nei prossimi mesi offrendo così alla Consulta una nuova occasione per riesaminare il tema della perequazione pensioni, alla luce di profili giuridici rimasti sinora in ombra.
La speranza non è vana: perché vale ancora la pena agire
Anche se l’orientamento della Consulta sembra aver chiuso una porta, potrebbe aprirsene un’altra. L’argomentazione fondata sull’art. 53 Cost. — tassazione progressiva — non è stata affrontata nella prima tornata e resta un fronte ancora attivo per chi intende difendere il proprio diritto a una perequazione equa.