F.A.F. – Sentenza di Matera: L’ANFI Fa Correggere i Conti all’Agenzia delle Entrate
Pubblicati i Motivi della Decisione
Proseguiamo con l’aggiornamento sulla vicenda del rimborso IRPEF legato alla tassazione dell’indennità del Fondo Assistenza Finanzieri (F.A.F.), condividendo i motivi FAF sentenza di Matera.
La recente sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado di Matera (RGR n. 340/2024) rappresenta un precedente importante per tutti coloro che hanno scelto di presentare ricorso contro il silenzio-rigetto delle istanze di rimborso IRPEF. I motivi della Sentenza di Matera, ora pubblicati, confermano la validità del percorso intrapreso, rafforzando la nostra posizione difensiva e chiarendo diversi aspetti fondamentali.
Motivi Sentenza di Matera: …. Il ricorso è fondato e va accolto …
Cosa la Sentenza Non Dice, ma È Evidente
Uno degli elementi più significativi della decisione è il riconoscimento implicito di tutti i punti controversi. Pur senza entrare nei dettagli delle eccezioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate, il Giudice ha accolto integralmente le richieste dei ricorrenti.
l’Amministrazione deve restituire le somme come richieste nel ricorso. Questo significa, in sostanza:
- Validità delle domande oltre i 48 mesi : È stato confermato che la domanda di rimborso è valida anche per coloro che l’hanno presentata oltre il termine di 48 mesi, ritenuto decadenziale dall’Agenzia.
- Correttezza dei calcoli: I calcoli proposti dai ricorrenti sono stati giudicati corretti, contrariamente a quelli dell’Amministrazione, che escludevano dal computo la quota relativa al periodo convenzionale.
Perché Questa Sentenza È Importante
I motivi della sentenza di Matera rafforzano ulteriormente la posizione dei soci ANFI, offrendo tre importanti conferme:
- Conferma il valore del ricorso: La Corte ha riconosciuto che l’operato dell’Amministrazione è errato, confermando il diritto dei ricorrenti a ottenere rimborsi più equi e rispettosi delle normative vigenti.
- Rassicura chi ha agito oltre i termini: È stato implicitamente chiarito che le istanze di rimborso tardive sono valide, poiché l’erroneità del prelievo fiscale è emersa successivamente.
- Rettifica i calcoli dell’Amministrazione: La sentenza corregge il metodo di calcolo adottato dall’Amministrazione, stabilendo la legittimità delle richieste economiche avanzate dai ricorrenti.
I Motivi della sentenza di Matera ribadisce un aspetto cruciale: il ricorso si conferma come l’unico strumento efficace per ottenere il rimborso IRPEF nei casi di decadenza oltre i 48 mesi.
Inoltre, il ricorso è determinante anche per coloro che rientrano nel termine dei 48 mesi, poiché permette di correggere il calcolo errato effettuato dall’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima, infatti, esclude dal computo la quota relativa agli anni convenzionali, portando a una riduzione significativa del rimborso spettante.
La Corte ha confermato che i nostri calcoli sono corretti, riconoscendo la legittimità delle richieste avanzate. Questo ribadisce che solo con il ricorso è possibile ottenere il rimborso realmente dovuto, a fronte di un calcolo “spontaneo” dell’Amministrazione inferiore al corretto.